domenica 14 settembre 2008

Day 3 - Santa Monica. How could I reach Woodstock '69? Venice beach, man!

Con 17 veloci minuti di autobus, il numero 720, si raggiunge il litorale del Pacifico: the City of Santa Monica! Città con amministrazione comunale separata da LA, questo per sottolineare che non mi trovo in una città vera e propria ma nell'unione di 20 città confinanti.
Spiaggia immensa e bianca famosa per essere stata set di Baywatch. Ora da quello che ho constatato io le torrette ci sono per davvero le tettone deve averle portate la produzione.
In ogni caso l'oceano, tanto più se il più grande del nostro caro globo terraqueo, ha sempre il suo fascino. L'acqua non è un granchè, anzi è molto fredda, ma le scarpe le tengo in mano e decido di andare fino a Venice Beach camminando sul bagnasciuga.

Ecco Santa Monica:

E il suo famoso luna park sul molo:


Ti accorgi di essere arrivato a Venice quando inizi a sentire che c'è qualcosa che non ti va più bene. Critichi la società, ti arrabbi per gli sperperi di Beverly, per il silicone di Pamela, per i capelli di Silvio. Serve libertà, serve espressione della fantasia. Dipingiamo? Organizziamo un concerto? Dammi la chitarra! Ecco questa è Venice. Litorale di bancarelle di sessantottini, quelli veri, camper pitturati "I'm love", piume di piccione, "blowing in the wind" parte ad ogni angolo, artisti di strada con rasta, senza scarpe, ogni strumento musicale è ammesso, ogni arma è una violazione di un modo di intendere la vita: on the road, i'm love, live in peace. Qui si si respira il love and peace nato a San Francisco e scivolato a sud sulle coste di Venice per trovare riposo eterno in questo mausoleo concordato e riconosciuto.

Sì! Quello è un pianoforte sul marciapiede...

Vi domanderete cosa ci faccio io a Venice Beach? Bè io sono uno dei più grandi sostenitori della "poetry in motion", "poesia in movimento", la pallacanestro. Perchè a basket non ci sono i goal ma i punti? Perchè è come il balletto classico diamine, si danno punti sullo stile! E un posto come Venice neanche farlo apposta sfocia in uno dei più famosi teatri di basket di strada degli Stati Uniti. Detto fatto. 7 dollari sono sufficienti per comprarmi una palla da basket che mi regala il piacere di saggiare le reti di ferri violati da giocatori di caratura NBA e oltre (si oltre, qui si tratta di basket di strada gente). God bless Venice! Anche se non c'è piazza San Marco eh?! Grazie Altissimo...

"Immagina che non ci siano proprietà,
Mi chiedo se ci riesci,
Nessuna necessità di cupidigia o fame,
Una fratellanza di uomini,
Immagina che tutti quanti
Condividano tutto il mondo...
John Lennon - Imagine - 1971

4 commenti:

bragaz ha detto...

grande saimon!!bello bello,continua così!come facilmente immaginerai venice beach sarà uno dei posti più closed to me quando verrò su e non saremo a mangiare nachos e burritos in attesa della siesta..
surf,basket e musica da strada!di più non serve..poi magari un giro a santa monica a vedere qualche tetta da una torretta si può anche fare.. :-)
ciao!!
Ricky

Alessandra ha detto...

Oddio..Lo sai che Venice is the paradise?!?!
Voglio venire anch'iooooooo..Maledizione :-(

Anonimo ha detto...

Bèa idea quella del blog!
mi sono "abbonato" e adesso il tuo robetto arancione è vicino a quello del blog di Luttazzi....non so se capisci l'onore!

vabbè simo....guardati in giro anche per me:)

(Peru)...ma dubito servisse firmare

Anonimo ha detto...

Simo se vengo a Venice non torno più a casa...ne sono sicuro!!! Cioè c'è tutto quello che mi serve per essere felice...un campetto c'è...una bancarella se il mio pallone della nike viene bucato da energumeni di due metri c'è...musica rock anni settanta c'è...tettone poche ma ci sono sempre...onde per surfare ci sono...sessantottini per rilassarti ci sono (Ale sempre a pensar male)... va bene adios Padova...Veneice beach sto arrivandoooooooooooooooooooooooo